Il commento chiarisce il confine tra furto e appropriazione indebita, con riferimento agli allacci abusivi condominiali, questione sulla quale non di rado la Polizia Locale è chiamata a intervenire, soprattutto nell'ambito dell'edilizia pubblica. Il criterio distintivo è il momento della “signoria piena” sul bene: se avviene contestualmente alla deviazione della cosa dal suo scopo originario (fruizione collettiva), si configura il furto. La Cassazione, seguendo l’insegnamento delle Sezioni Unite Prevete, nega che il condòmino disponga già individualmente dell’energia oltre il contatore. L’appropriazione abusiva dell'energia si traduce in una sottrazione penalmente rilevante. La decisione ha effetti pratici su procedibilità, arresto in flagranza e indagini. La riforma Cartabia è interpretata in senso favorevole alla “reviviscenza” della querela tardiva. Il quadro operativo per la Polizia Giudiziaria ne esce così rafforzato.